Il santuario dedicato a Nostra Signora di Reggio, dichiarato monumento nazionale, si erge a 315 metri sul mare sul colle omonimo, sopra Vernazza, al centro di un piazzale alberato. Per arrivarci è letterariamente consigliato il percorso a piedi lungo la stretta strada, che un tempo, mulattiera, fu percorsa da H.D. Lawrence per presenziare, come testimone di nozze, al matrimonio del suo amico Ezechiele Azzarini, a cui nell’occasione fraternamente chiese: “Perché Cristo non torna fra questi olivi?”
Il paesaggio è antico, sospeso fra il cielo e il mare. Il santuario ricorda l’atmosfera religiosa del tempio greco e ai più mistici sembra un altare tra gli alberi proteso verso il mare.
Particolarmente interessante la cripta, lunga meno di quattro metri, sopra la quale nell’anno Mille fu eretta la Chiesa.
Dopo averne nascosto l’ingresso nel pavimento, fu utilizzata per occultare le immagini e gli arredi sacri agli occhi dei predoni.
Nella scarpata che delimita il piazzale si nota, fra le altre una tomba coperta da una pietra a forma di scudo sulla quale è incisa la Croce dei cavalieri di Malta. A fianco si trova la “colonna del pianto”, sotto la quale, secondo la tradizione, è sepolto, e qui trasportato da Gerusalemme, un cavaliere della famiglia dei Malaspina, morto in battaglia durante la Crociata.
Adiacente al santuario si trova la foresteria, nella quale durante l’estate è possibile affittare delle stanze. |