Il nome di Vernazza deriva probabilmente dal latino “verna” ossia del luogo, indigeno.
E’ un atto del 1080 il primo documento che parla del borgo. In esso si definisce il “castrum Vernatio” come borgo fortificato, base marittima dei marchesi Obertenghi, in cui riparavano e si organizzavano le navi utilizzate per la difesa dai Saraceni.
Due secoli dopo Genova precetta Vernazza e i suoi abitanti per estendere il suo dominio sulla Liguria orientale.
Nel 1209 gli 88 capi famiglia di Vernazza giurano fedeltà alla repubblica genovese, che acquisisce anche ogni diritto sul castello. Nel ‘400 Vernazza costruisce un sistema di fortificazioni efficace, che mette il borgo al riparo dalle incursioni dei corsari che rimarranno minacciosi fino al secolo successivo.
La fine del ‘600 è caratterizzata da un lento declino che ha ripercussioni anche sulla produzione di vino, da sempre, assieme alla pesca, una delle principali risorse economiche nella storia del borgo.
La ripresa arriva nel 1800 quando aumenta il commercio del vino. E’ in questo periodo che vengono ampliate le terrazze collinari in cui si coltiva la vite.
Alla fine dello stesso secolo la ferrovia Genova-La Spezia rompe l’isolamento e la popolazione triplica in pochi anni.
Nel secolo XX progressivamente cresce la vocazione turistica grazie alla fama internazionale che assumono tutte le Cinque Terre e i suoi pittoreschi panorami.