Il Castello
I resti diroccati del castello sono lassù, al termine di Via Buranco, la più antica strada di Monterosso, sopra la collina che sovrasta il borgo.
Fu edificato in origine dagli Obertenghi, antica famiglia feudale di origine longobarda, a difesa dei saraceni.
Poi fu rimaneggiato dai Doria, dai Fieschi, dai Saporiti, tutti Signori genovesi. Oggi del castello è rimasto poco. Sono rimaste le tombe degli avi inserite nei bastioni o scavate nel terrapieno: formano l’avanguardia di un cimitero protetto dall’abside della Chiesa di San Cristofaro, che funge da cappella del Campo Santo.
Il Convento dei Cappuccini
Il Convento dei Cappuccini sembra vegliare la quiete di Monterosso. Dal suo piazzale ombroso che si affaccia sul mare si scorge la costa delle Cinque Terre in un degradare di sporgenze e di rientranze sempre più trasparenti ed azzurrine. Fu edificato nel XV secolo sotto il castello, sul colle di San Cristoforo, sulla linea di confine che divide la parte vecchia di Monterosso da quella nuova di Fegina.
Per salire al convento bisogna percorrere una scalinata che si imbocca nei pressi della torre Aurora. Nella chiesa annessa, dedicata a San Francesco, pregevole l’altare in legno e la Crocifissione, attribuita a Van Dick, che lavorò a lungo a Genova, ospite della famiglia degli Spinola.
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